La Cardio TAC: esame risolutivo nella prevenzione cardiovascolare

La prevenzione morfologica è quella che viene effettuata con la TAC, strumento diagnostico che consente di vedere con grande precisione lo stato di salute delle coronarie in modo da anticipare in maniera immediata eventuali problemi che le riguardano

Il dott. Lucio Baffoni, coordinatore del Servizio di Diagnostica per immagini di Villa dei Pini, spiega l’importanza della prevenzione cardiovascolare di tipo morfologico.
“Esistono due livelli di prevenzione morfologica (vedi percorsi di prevenzione previsti dalla Clinica Villa dei Pini). Il primo è quello del “calcium score”, indagine del polmone che dura pochi secondi e permette di valutare le placche calcifiche presenti nelle coronarie. Ma attraverso un algoritmo, con questo esame, si può verificare qual è la possibilità di sviluppare placche molli, che al contrario sono pericolose. È un esame di grande screening, che dice con esattezza se stai bene, se devi ripetere l’esame dopo un erto numero di anni, se ti devi sottoporre a una TAC delle coronarie o se devi andare direttamente in emodinamica perché hai bisogno di interventi con stent, dilatazioni o altro”.

A che cosa corrisponde, invece, il secondo livello di prevenzione morfologica?

“Coincide con l’esecuzione della TAC delle coronarie che in maniera non invasiva – perché c’è solo l’innesto di una piccola dose di mezzo di contrasto per via venosa – e in un tempo breve, massimo 20 secondi, ti permette di vedere le coronarie nella loro assoluta realtà. L’immagine che vedi sullo schermo è un’immagine a tre dimensioni del cuore e delle coronarie perfettamente ricostruiti, tale da permetterti di valutare con grande esattezza e misurare le eventuali stenosi presenti”.

Perché la Cardio TAC è così importante nell'individuazione delle malattie coronariche?

"La Cardio TAC, o angio TAC coronarica, è un esame risolutivo e consente di vedere le coronarie con un livello di dettaglio assolutamente superiore rispetto a tutti gli altri metodi, compresa la coronarografia – che fino a qualche tempo fa era l'unico esame che ne consentiva la visione – perché al contrario di quella permette di visualizzare anche le pareti delle stesse coronarie. Questa caratteristica la rende l'esame ideale per individuare le cosiddette patologie di placca: la sua precisione è pari al 100%. Se durante questo esame non vengono visualizzate anomalie si può stare del tutto tranquilli, non c'è presenza di placche e quindi per un certo numero di anni la salute delle coronarie non rappresenterà un problema per il paziente".

Ci sono indicatori che devono indurre una persona a sottoporsi ad un percorso diagnostico cardiologico?

"Oltre i 40 anni d'età sarebbe sempre consigliabile "testare" lo stato di salute di cuore e coronarie. Un'attenzione che deve essere osservata di sicuro quando non si segue un regime alimentare virtuoso, non si osservano stili di vita sani, si svolge un'attività lavorativa che comporta stress, si è soggetti ad alcune patologie come il diabete. Il tutto tenendo in considerazione una constatazione che riguarda questi ultimi nostri tempi: l'avvento del Covid ha contribuito a innalzare, in generale, il rischio cardiovascolare. I numeri raccolti nei mesi caratterizzati dalla presenza della pandemia, in particolare, dimostrano che l'evento coronarico acuto negli ultimi due anni ha quasi decuplicato la sua frequenza. Ora più che mai, quindi, è importante fare prevenzione".

2022-03-10